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 Amo
Lui Il mare d'inverno Le barche a vela I ponti e i fiumi I viaggi Gli aeroporti Lamerica New York e Parigi (città così diverse) Firenze... I libri e l'espressione di Lui mentre legge Klimt e Van Gogh Le canzoni come specchi L'odore della pioggia e del pane I fiori di campo I colori pastello Le foto in bianco e nero Il color seppia

I libri più belli Con gli occhi rivolti al cielo - Zora Neale Hurston Novecento - A.Baricco Oceanomare - A.Baricco Addio alle Armi - E.Hemingway
I libri mai terminati Gente di Dublino - J.Joyce Per chi suona la campana - E.Hemingway Lettera al padre - F.Kafka Ritratto di signora - H.James Come un romanzo - D.Pennac

I miei film preferiti La leggenda del pianista sull'oceano C'era una volta in America Il signore degli anelli Harry Potter Pulp Fiction Le iene Kill Bill vol.1 e vol.2 Il gladiatore La trilogia de Il Padrino La vita è bella
 I miei viaggi all'estero Menton, MonteCarlo Strasburgo, Monaco di Baviera, Salisburgo Berlino, Francoforte Parigi Londra
 London - Piccadilly Circus
 Berlin - Reichstag
 Paris - Tour Eiffel
...pensavi fosse amore e incece era poesia, erano soltanto due parole...

Io non so se Dio esiste... ma se non esiste ci fa una figura migliore (S.Benni)

Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco: t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l'ombra e l'anima. T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori; grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra. T'amo senza sapere come, né quando, né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno. Pablo Neruda


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19 gennaio 2006
Tutta la notte, tutta la notte t'ho sognato, il voto sarebbe stato ventiquattro, me lo sentivo! Mi rigiravo nel letto e pensavo ventiquattro ventiquattro ventiquattro Il tuo primo esame: ventiquattro. Sono fiera di te. Te lo scrivo in questo blog anche se so che non mi leggi, ma tanto te l'ho sussurrato ieri per telefono, non ti ho visto, ma forse hai sorriso. Un' attesa speciale mi ha fatto capire che devo scrivere per me stessa e quindi oggi dico a me stessa che questo voto vale molto di più di un ventiquattro: Vale un futuro diverso, il futuro che vuoi Vale il ritorno da Milano Vale il ritorno da me Vale tutte le difficoltà vissute, le angoscie, i pianti, la lontananza... Questo ventiquattro vale tutto il tempo che sono stata ad aspettarti, vale tutta la vita che abbiamo ancora da vivere, vale tutto l'amore che ha vinto in quattro mesi di distanza. Sei tornato per me e per la facoltà di giurisprudenza, alla fine guarda il caso...giustizia è fatta!

| inviato da il 19/1/2006 alle 12:14 | |
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